di Luca Barbuscio
Sin da subito, Quarti ha sottolineato l’importanza del concetto di famiglia all’interno della C.A.N. 5: le gioie e soprattutto le delusioni vanno condivise con i colleghi per migliorare più velocemente sia in termini di singoli che di gruppo.
Successivamente ci è stato mostrato il portale della C.A.N. 5, all’interno del quale ogni arbitro nazionale può reperire tutto il materiale necessario sulla sua carriera e sulle gare che dovrà affrontare per prepararsi al meglio e soprattutto conoscere i dettagli che possono davvero fare la differenza.
La seconda parte della lezione è stata incentrata su aspetti più generali che caratterizzano la vita di tutti noi arbitri. “Per essere degli arbitri con la A maiuscola – ha detto Quarti – è necessario coltivare una caratteristica fondamentale per la giacchenna nera, ossia una forte autorevolezza che non deve trascendere in autorità – e per poterlo fare è necessario scendere in campo concentrati, calmi e soprattutto avendo sviluppato una buona autostima”
Tutto ciò dipende da un’ottima conoscenza del regolamento e da un’eccellente condizione atletica.
“Per risultare autorevoli – ha proseguito l’ospite nazionale - è fondamentale trasmettere sul terreno di gioco molta positività ai giocatori, comunicando in modo efficace, in modo tale da ottenere quanta più credibilità possibile”.
Dopo aver consegnato alcuni gadget e aver ricevuto un grande applauso, l’ospite ci saluta, riportando una frase del grande Pierluigi Collina che è di stimolo per tutti:
“Saggio è chi pensa. L’arbitro non può essere saggio. Deve essere impulsivo perché deve prendere decisioni in tre secondi”.
Il presidente Matteo Garganigo e tutta la sezione di Como ringrazia Ettore per aver reso molto interessante tutta la riunione anche per i colleghi che fino ad oggi non hanno mai provato l’avventura dell’arbitraggio in un campo a 5. In bocca al lupo per tutta la tua carriera dirigenziale a favore di tutti gli arbitri nazionali del calcio a 5!