La serie A è quella nella tua sezione.
Non è facile trovare qualcuno in grado di spiegare questo concetto ma, per noi
di Como, è molto più semplice trovare qualcuno che lo rappresenti. Era il 2010
quando ti vedevamo entrare in sezione come un alieno di un altro pianeta: “è
l’arbitro di serie b”, “è quello forte”, si sentiva vociferare tra i giovani
associati. Ti avevamo già visto ai raduni sezionali, alle riunioni tecniche di
cui spesso eri il relatore, ma la tua persona era sempre ammantata dalla strana
distanza che spesso si pone per timore reverenziale verso un campione. Da quel
momento la tua presenza iniziò però a diventare più assidua: iniziammo a
vederti al corso arbitri, iniziasti a partecipare operativamente alla
preparazione del raduno sezionale, ai nostri allenamenti, alle sedute del
consiglio, non mancavi mai a una riunione tecnica anche se magari arrivavi
ancora spettinato dall’allenamento e provato dalla lunga giornata di lavoro.
Allora un giorno prendemmo coraggio, ci avvicinammo a te e ti ponemmo questa
domanda: “Cavoli Emilio, ma chi te lo fa fare di spendere così tanto tempo con
noi?”. Sorridesti, ma non dissi nulla. Qualche settimana dopo capimmo tutto:
venimmo con te ad ascoltare il grande arbitro Roberto Rosetti, allora tuo
designatore, alla presentazione del suo libro: “Quello che dico sempre ai miei
arbitri– esordì Rosetti – è che devono portare quello che imparano durante i
raduni e le partite nelle loro sezioni. Devono essere il patrimonio e l’esempio
dei giovani arbitri”. Ci fu chiaro in quel momento come il passaggio in serie B
avesse cambiato non solo la tua vita ma anche la nostra. La serie B non era
tua, era nostra. Le tue partite erano le nostre partite. Le tue vittorie erano
le nostre vittorie. Le tue sconfitte erano le nostre sconfitte.
Per questo motivo ci rivolgiamo a te
caro Emilio, senza tanti giri di parole.
Grazie per aver vissuto la tua
incredibile esperienza condividendola con la Sezione di Como.
Grazie per essere stato un punto di
riferimento per tutti noi: dai giovanissimi ai benemeriti.
Grazie per tutta la passione che hai
messo a disposizione di ogni singolo associato.
Grazie per aver portato la nostra città
su tutti i campi d’Italia dall’esordio ad oggi.
Grazie per la tua presenza costante in
ogni attività associativa.
Grazie per essere stato un compagno di
allenamento.
Grazie per essere stato amico nell’Aia.
Grazie per essere quello che sei.
Grazie Emilio.
Guardiamo al futuro: noi tutti ci
auguriamo che il tuo impegno e la tua professionalità che hai sempre dimostrato
possano continuare ad essere un valore aggiunto per chi è ancora sui campi e
per la Sezione di Como. Il presidente Adriano, il consiglio sezionale e tutti
gli associati ti sostengono in questo momento dove lo sguardo volge al passato,
ma già intravede un fondamentale apporto alla crescita di ognuno di noi.
Emilio sei e sarai parte della storia
associativa e tecnica della Sezione che ti ha visto crescere e che si augura di
vederti ancora protagonista. Ora spetta a te e alla tua intraprendenza che ti ha
sempre contraddistinto.
Ancora una cosa…
GRAZIE!
Tutta la Sezione si unisce a te.
Siamo a dirti un grande GRAZIE...