Con grande piacere la sezione di
Como ha accolto con folta partecipazione la visita tradizionale del settore
tecnico, che quest’anno è stato rappresentato da Maurizio Pozzoli, collega
della sezione di Gallarate e dipendente dell’area di perfezionamento e valutazione
tecnica, accompagnato dal collega di sezione Gianluca Corti. Dopo la
presentazione degli ospiti da parte del presidente Adriano Sinibaldi, la parola
è subito passata a Maurizio che, con la collaborazione tecnologica di Gianluca
(non a caso, dipendente dell’area che studia comunicazione e Marketing
dell’AIA), ha opportunamente specificato le ragioni dell’itinere del settore
tecnico in tutte le sezioni di Italia e la continua evoluzione di questo
giovane, ma importante organo dell’associazione. “Noi appartenenti al settore
tecnico stiamo girando in lungo e in largo per trasferire ad ogni associato i
principi che devono essere rispettati alla base di ogni arbitraggio: dalla
serie A ai giovanissimi, senza dimenticare i nostri osservatori. Possedete una
grande fortuna - ha proseguito con enfasi Maurizio - nell’avere come punto di
riferimento teorico una commissione nazionale guidata da Alfredo Trentalange
che ogni anno studia e perfeziona sia il regolamento, che la guida pratica per
poi consegnare ai presidenti di sezione tutto il materiale didattico per
accrescere l’uniformità dall’Olimpico al campetto di periferia”. Pozzoli si è
poi concentrato su un aspetto fondamentale di cui ognuno di noi deve prendere
coscienza e lavorare per renderlo un punto di forza: l’autostima. “È sbagliato
pensare che essa possa essere comprata o ereditata dal collega più anziano:
ognuno di voi deve arrivare a conoscere se stesso per potere sfruttare al
meglio le proprie potenzialità in campo come nella vita”.
A questa nuova ed
originale presentazione sulla psicologica arbitrale, che tutti i colleghi
sapranno sfruttare già dalla prossima domenica, ha fatto seguito la parte più
tecnica dell’incontro con l’ausilio di filmati. Maurizio e Gianluca infatti
sono stati bravi a creare un dialogo con tutta la platea sulle tematiche della
circolare numero uno in riferimento alla nuova interpretazione del fuorigioco.
Ampio spazio infine è stato poi dedicato ai parametri per l’individuazione di
un grave fallo di gioco, distinguendolo dalla condotta violenta: tema che ha
trovato impreparato qualche giovane arbitro, che da questa riunione tecnica
saprà trarre il giusto insegnamento. Non si può non ringraziare i nostri ospiti
che con pazienza e dedizione hanno saputo affrontare ogni criticità scaturita
dalle domande dai colleghi, dimostrando come il settore tecnico stia investendo
sia sulla didattica, che sul confronto per far crescere tutta l’associazione.