C’era
grande attesa per il 22 agosto. Ma il giorno della partenza, alla fine, è
arrivato. Anche per la Sezione di Como è così iniziato il raduno OTP
precampionato: direzione Falcade (Belluno). Tutto il gruppo è partito dallo storico
ritrovo di piazza degli Atleti e si è diretto di buon ora verso la meta di
montagna. Dopo quasi sei ore e una sola
sosta siamo stati accolti calorosamente dalla signora Anna, direttrice
dell’Hotel Belvedere. Assegnazione camere, sistemazione bagagli e tutti a
tavola dove la cucina non ha deluso.
Gli
appuntamenti affollavano il programma e non c’era tempo da perdere. Ore 14.30:
tutti i colleghi si sono riuniti in una sala dell’albergo per l’incontro
introduttivo al raduno. Dopo il saluto
del presidente Adriano Sinibaldi, è subito iniziata la prima riunione tecnica. Sono
stati affrontate numerose tematiche: dalla conoscenza regolamentare che accresce
in noi il “sapere di potere” (sul campo e fuori) all’interpretazione dei casi
critici nei pressi dell’area di rigore. L’incontro ha caricato a mille i
partecipanti. E così, ricevute le divise di allenamento, abbiamo effettuato una
breve sgambata per le vie del paese. Al termine, i colleghi si sono riposati nell’area
relax, dove la maggior parte ha trovato sollievo nella calda piscina
idromassaggio. Rifocillati dall’ottima cena, ci siamo diretti in paese per una
serata tranquilla, ma sempre divertente.
Il
risveglio nuvoloso di venerdì 23 agosto non ci ha fermato e, dopo una
sostanziosa colazione, siamo partiti alla volta del paese Sottoguda. Muniti di
entusiasmo e affascinati dalla natura abbiamo intrapreso il cammino attraverso
i Serrai di Sottoguda. In poco più di un ora, ci siamo stabiliti a 1.446 metri
dove, circondati dalla bellissima Malga, abbiamo iniziato lo scontro a squadre
sulle domande regolamentari. Sebbene il paesaggio fosse rasserenante, non sono
mancate accese discussioni per aver la meglio sugli avversari, sempre nel
rispetto delle regole, ma soprattutto del regolamento! I nuvoloni scuri ci
hanno gentilmente risparmiato fino all’arrivo in hotel e, rimpinzati
nuovamente, alle 14.30 abbiamo sostenuto i quiz (quelli veri) in aula.
Abbiamo
analizzato con attenzione gli episodi relativi alla gestione delle proteste e
delle relative sanzioni disciplinari e abbiamo visionato filmati sulla ragionevole
concessione del vantaggio. La temerarietà non mancava a questo gruppo di
colleghi e così, nonostante la pioggia, ci siamo recati al campo sportivo. Le
montagne circostanti ci hanno protetto dal vento ed abbiamo sostenuto un
allenamento che ha riprodotto le dinamiche della gara: 3 volte 4 minuti, con
cambi di ritmo ad ogni fischio. Ancora una volta la sala relax è stata la meta
preferita dalla maggior parte del gruppo che si è riposato fino alla cena.
21.15: ultima ora di teoria, dove sono stati corretti i quiz (nell’80% dei casi
più che sufficienti) e commentati filmati in merito al fuorigioco anche a
fronte della circolare numero 1. I colleghi, constatata la stanchezza per la
giornata intensa e il tempo sempre “inglese”, si sono abbandonati a giochi di
carte e al gioco più rilassante, quello di Morfeo.
Sabato
è stato il giorno più impegnativo per i ragazzi dell’OTP, che hanno dovuto
affrontare le principali prove dell’essere arbitro. Alle 9.30 eravamo tutti
presenti sul campo sportivo per affrontare le prove atletiche. Dopo la
spiegazione teorica dello yoyo intermittent recovery test, i colleghi sono
stati divisi in 4 batterie. La prima, formata da cinque ragazze, ha rotto il
ghiaccio ed è stata anche l’esempio pratico per tutti gli arbitri che non
avevano mai affrontato questa prova. Il gruppo si è dimostrato coeso,
dividendosi in coloro che si riscaldavano durante l’effettuazione del test e
coloro che eseguivano esercizi specifici per la coordinazione atletica. Dopo le
ragazze, in ordine hanno concluso in maniera soddisfacente i colleghi militanti
nei Giovanissimi, seguiti dai colleghi degli Allievi e Juniores, per poi
lasciare la scena ai ragazzi della Seconda e Terza categoria. Sotto lo sguardo
attento del Presidente Adriano e quello dei due “controllori” per le
ammonizioni da ritardo, Rinaldo e Claudio, i ragazzi hanno concluso brillantemente
la prima prova di giornata. “Mai ho visto un impegno così assiduo da parte dei
ragazzi della Sezione”, ha detto subito Sinibaldi.
Appena
i ragazzi tutti si sono ripresi dallo sforzo massimale della prova, con grande
partecipazione abbiamo affrontato sul terreno di gioco il posizionamento
dell’arbitro in partita in riferimento a tutte le riprese di gioco. I ragazzi
hanno potuto capire come l’analisi di tutte le eventualità che possono
verificarsi possano accrescere e affermare il nostro “potere”.
Siamo
riusciti a concretizzare il messaggio principale della riunione del giorno
prima, in merito al fatto che “non è importante sapere prima cosa succede, ma è
fondamentale vedere prima che la cosa succede”. L’analisi è passata dal posizionamento sul calcio d’angolo fino
alle punizioni dal limite dell’area di rigore, passando per le rimesse laterali
e il calcio d’inizio. Siamo inoltre riusciti a comprendere appieno come un
errore di superficialità sulla posizione da adottare a gioco fermo possa
comportare errori tecnici e problematiche che portano la partita ad alzarsi di
tono: tutto evitabile con semplici accorgimenti.
La
tentazione era forte e non è stato difficile renderla realtà: calci di rigore!
Tutti i ragazzi, divisi nelle quattro squadre che il giorno prima si erano
contesi la vittoria nella gara di domande regolamentari, hanno calciato un
rigore a testa, risaltando le qualità del portiere, più che quelle di tutti i
tiratori … siamo arbitri!
Il
pathos si è alzato alla ola precedente la rincorsa del presidente che si è
conclusa in un tiro debole, ma pieno di entusiasmo che è stato “soffocato”
dall’esultanza e dall’abbraccio di tutti i ragazzi, proprio come una finale di
coppa del mondo. Prima della doccia in hotel, abbiamo marcato il campo sul
quale abbiamo sudato e conquistato ottimi risultati fisici con la scritta “AIA
COMO”, che resterà nella nostra memoria. Docciati e affamati, abbiamo pranzato
in hotel e tutti d’accordo, ci siamo recati nuovamente in aula (per la terza
volta in due giorni) dove sono stati eseguiti nuovamente altri quiz tecnici,
che hanno dimostrato come questi ragazzi non si sono preparati solo
atleticamente, ma anche sul regolamento, salvo qualche rarissimo caso … Dato il
brutto tempo, siamo rimasti in aula per correggere le risposte sbagliate e
analizzare ulteriori filmati che hanno accresciuto il bagaglio tecnico di tutti
i partecipanti. Ci siamo infine abbandonati all’area relax e a tornei di
ping-pong e giochi di carte fino alla cena. L’uscita di tutto il gruppo in
paese ha suggellato una giornata impegnativa ma ricca di soddisfazioni.
Il
risveglio della domenica sempre puntuale alle 7.30 e la successiva abbondante
colazione ha preceduto le otto premiazioni a coloro che si sono distinti
durante il soggiorno a Falcade in riferimento ai risultati dei test atletici,
dei quiz regolamentari, all’impegno e alla costanza di raggiungere risultati
soddisfacenti. Non sono mancati anche il premio simpatia e i due premi di
benvenuto nell’Associazione.
Ore
10.30 tutti pronti a partire verso casa, dopo l’ultima foto di rito che rimarrà
impressa non solo nella macchina fotografica che ci ha accompagnato in ogni
attimo, ma soprattutto nel cuore di chi scende ogni domenica sui campi della
provincia, conscio di svolgere un servizio per il gioco più bello del mondo.
Un
ringraziamento speciale ad Adriano Sinibaldi che ha voluto con caparbietà che il
raduno si realizzasse in montagna, luogo perfetto per un ritiro di veri
arbitri. Un grazie anche a Claudio e Rinaldo, accompagnatori tutto fare sui
quali si può sempre contare per superare qualsiasi difficoltà.
Un
grazie particolare a Martina e Vanessa che per due mesi si sono impegnate con
me a costruire mattone su mattone un’esperienza di crescita arbitrale ed umana.
Infine,
ma non per importanza, un grazie “grande così” a chi ha capito che la fortuna
non esiste: al vincitore dei 100 Alle Olimpiadi di Atlanta, Guglie, Simon,
Ronche, dott. Calligher, CC, il torinese, Alex, Fabri, lo sfidante con la felpa
d’oro, Fra, Federico-Gianmarco, Gianmarco-Federico, Fbi, Ste, Karatekid, Eugi,
Occhi di Ghiaccio, Carol, Emilio papa làlàlà, l’ingegnere, Ale, Vale, Alexandra,
Kebabbaro, Ana, Somma l’inca, Alessandro, Vora l’assistente scavallatore.